Al Nuovo Aquilone “Il patto del silenzio” per la Giornata nazionale contro il bullismo

Il 7 febbraio è la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo: fenomeni globali e sempre più pericolosi. 

Al cinema Nuovo Aquilone alle 8:30 ospiteremo una proiezione del film “Il patto del silenzio” che tratta proprio di questo tema. Il film è stato presentato all’ultimo Festival di Cannes e queste due proiezioni lecchesi sono un’anteprima assoluta italiana. Il film uscirà nelle sale di tutta Italia il 2 marzo distribuito da Wanted Cinema.

Avremo coinvolte in sala diverse scuole superiori di Lecco, tra cui Parini, Fiocchi e Badoni. Il film poi sarà anche la prima opera dei cineforum del Nuovo Aquilone, sia quello pomeridiano che inaugura alle 16.00, che quello delle 21.00.

Il film

Il bullismo a misura di bambino. La regista Laura Wandel utilizza una cifra stilistica che una volta avrebbero detto essere di Ozu. Il maestro metteva la macchina da presa all’altezza dei più piccoli. Alcuni dicevano al livello del tatami, Goffredo Fofi ad “altezza di cane”. Lei la posiziona sugli occhi dei suoi protagonisti. Cattura i loro sguardi perduti, le espressioni che un po’ alla volta si spengono.

Gli adulti sono creature lontane, enormi, che fanno parte di un altro mondo. Se ne vedono le mani, si avvertono le presenze, ma restano ai margini. Dovrebbero intervenire, delineare le regole, ma non ci riescono. Lo scontro generazionale è selvaggio in Il patto del silenzio. Non sembra esserci dialogo, possibilità di redenzione. Ognuno è legato al suo universo. È il trionfo dell’incomunicabilità, del non tradire. Il patto del silenzio, appunto.

La famiglia collassa, la violenza arriva dall’interno. Il legame tra fratello e sorella è la salvezza o incarna la base di ogni brutalità? Non saremo noi a rispondere. Il patto del silenzio si interroga su interiorità e comportamenti, su oppressione, crescita della rabbia. E poi racchiude tutto in un’unica definizione come chiave di lettura. “Che cos’è il razzismo? I razzisti sono persone che pensano solo a loro stesse”. Non ci si ferma all’integrazione, al colore della pelle. Si tratta di qualcosa di più profondo, legato a leggi antiche, a un’umanità che ogni giorno rischia di perdersi.