MIRACLE - STORIA DI DESTINI INCROCIATI

Un film indipendente su una giovanissima suora che ha scelto Dio. Ma fa i conti con qualche dubbio

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Descrizione

La giovane suora Cristina esce di soppiatto dal monastero dove vive e si reca in città per sbrigare una faccenda urgente. Dopo aver girato tra l’ambulatorio di un ospedale, un palazzo della periferia e una stazione di polizia, decide di fare ritorno al monastero e sale a bordo di un taxi. Nel corso del viaggio, però, è assalita dal tassista e brutalmente violentata. Indagando sul caso, l’ispettore Marius Preda ricostruisce la giornata di Cristina e prova a farsi raccontare da lei, ridotta in fin di vita, come sono andate le cose. Marius rintraccia il presunto colpevole, lo porta sul luogo del delitto e in preda a una rabbia cieca gli intima di confessare. La situazione gli sfugge di mano, ma un miracolo inatteso lo attende…

Diviso in due blocchi, con due protagonisti antitetici, il film oppone visioni opposte della realtà: una fideistica, l’altra materialista; una spirituale, l’altra tenacemente razionale.

Bogdan George Apetri, regista al terzo lungometraggio e nel 2010 autore di un esordio, Periferic, nato da un soggetto di Cristian Mungiu, cerca una sintesi tra le due trame complementari del suo film (una più misteriosa e l’altra speculativa) e fra i mondi contrapposti che mette in scena. Giovane, bella, misteriosa, Cristina rappresenta l’innocenza disarmata; aggressivo e risoluto, Marius incarna invece l’esperienza di chi accetta e combatte il male del mondo, ma non può nulla per impedirlo. Marius è al servizio di Cristina, lotta per dare un volto al suo assalitore, ma anche Cristina interviene in favore di Marius, arrivando laddove la ragione non può.

Tra questi due mondi e dimensioni – che in Oltre le colline lo stesso Mungiu rappresentava in modo più complesso, costruendo una realtà dove il male era accennato, e per questo spaventoso – c’è un intero Paese, la Romania, diviso fra tradizione e modernità, religione e giustizia; fra l’arretratezza di una campagna dove greggi di pecore bloccano il traffico e i cavalli attraversano paesaggi da western e la modernità di città di cemento che inghiottono esistenze.

Miracle – Storia di destini incrociati non ha la precisione di Sesso sfortunato o follie porno, in cui Radu Jude faceva di una passeggiata a Bucarest un’antologia di parole, immagini e attitudini della società contemporanea. Ciò nonostante, nei paesaggi urbani attraversati dall’attonita Cristina, si scorge ancora pienamente, a diversi anni dall’affermazione internazionale del nuovo cinema rumeno, uno sguardo radicato nella cultura di una nazione, nei suoi spazi e nel suo tempo.

Trailer